“Quando qualcosa viene da dentro, quando fa parte di te, non hai altra scelta se non viverla, esprimerla” Kamal Ravikant
In occasione del Fashion week tenutosi a Milano nel mese di febbraio, ho avuto il piacere di conoscere personalmente Haruko Ito. È da anni che la seguo sui social network e i suoi Gioielli Poetici mi hanno sempre affascinato, perché trasmettono quella semplicità ed eleganza con un design senza tempo, che ricerco in tutto.
Da anni studio e cerco di mettere in pratica gli insegnamenti della filosofia orientale, perché, a piccoli passi, non solo riesce a mettermi in contatto con la mia vera essenza ma anche con quella di chi mi è di fronte. Negli anni ho capito l’importanza di parlare la stessa lingua a livello energetico e quando si riesce ad avere incontri di questo tipo, il tutto si trasforma in magia, le energie vibrano ad un livello più alto. Il mio incontro con Haruko è stato davvero poetico perché anche con lei si è creata questa magia.
Haruko mi racconta che ha avuto sempre la propensione alla creatività e già da quando aveva quattro anni amava cimentarsi nel realizzare oggetti, per esempio la costruzione di una casa per le bambole ricavata da una scatola di cioccolatini e di bambole fatte con la cartastraccia. La sua passione e la sua creatività hanno portato Haruko a laurearsi in Arte e Design presso il Dipartimento di Design e Artigianato della Ceramica, all’Università Joshibi a Tokio; desiderosa poi di continuare i suoi studi, si è trasferita in Italia per iscriversi all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, conseguendo il diploma in scultura. Per migliorare la sua tecnica Haruko ha frequentato inoltre una Scuola di Arte Orafa.
La sua decisione di portare la sua passione e suoi studi nell’arte orafa –mi racconta- nasce anche da una frase che le venne detta da un suo docente di oreficeria giapponese “essere artista non è semplice, ma riuscire a trasformare un oggetto di vita quotidiana in un’opera d’arte è una sfida”. Haruko Ito svolge questo lavoro da vent’anni e dopo aver lavorato anche in uno Store di gioielli antichi, ha aperto un suo laboratorio e, ad aggi, da dieci anni ha il suo atelier in via Tivoli a Milano. Osservando e indossando i Gioielli Poetici, percepisco di essere davanti a delle piccole sculture che raccontano ciò che c’è dietro a quelle opere d’arte, come dice Haruko: “cerco di realizzare degli oggetti che riescano a trasmettere sensazioni ed emozioni talmente forti che con le parole non riuscirei ad esprimere.”
Ogni collezione ha una sua storia:
la collezione Bambù parla di fascino misterioso, di leggerezza e flessibilità.
la collezione WA, di cerchio infinito, di armonia e del qui e ora.
la collezione Superficie Lunare parla di passeggiata sulla luna e dello scorrere del tempo che a volte è lento e a volte è veloce.
la collezione Guscio, dell’esistenza della vita, che parla di te.
la collezione Giallo & Nero parla di luce e ombra, del dentro e fuori, del passato e del futuro, poi del presente.
la collezione Plisse’, di ciò che si può celare o meno tra una piega e l’altra, come il vedere, il sentire e l’intuire.
la collezione Deserto parla di buio, di stelle, di luce e di ritrovare se stessi.
Quando Haruko racconta di se e delle sue creazioni, traspare quell’amore profondo che prova sia per il suo lavoro che per il rapporto che si crea con i suoi clienti. Per lei vedere le sue creazioni indossate, anche dopo anni, è molto emozionante perché è come se quel gioiello l’avesse pensato e realizzato proprio per quella persona e nota come con il trascorrere del tempo, diventino più belli, avviene una fusione di vibrazioni energetiche: quelle emesse da lei nel creare quel determinato gioiello e quelle trasmesse dalla personalità di chi li indossa.
Haruko pensa che sia importante circondarsi di cose belle che diano piacere nella vita di tutti i giorni, infatti negli ultimi anni ha cominciato a spaziare e sperimentare ulteriormente. Nel periodo dell’Expo a Milano ha realizzato delle posate in argento e da un po’ di tempo reinventa sia abiti che borse. Su alcuni capi che possiede che le piacciono particolarmente, sostituisce i bottoni con sue realizzazioni in argento e su alcune giacche tipo kimono sostituisce la chiusura con sue creazioni.
A voi capita di fare “incontri poetici” nel quotidiano?
Lucrezia Russo
Photo Credit: Fabiola Sandri