“Una buona testa ed un buon cuore sono sempre una formidabile combinazione” Nelson Mandela.
Da quando ho iniziato a costruire un rapporto di complicità e reciproca comprensione tra il mio cuore e la mia testa, la mia vita e consapevolezza hanno preso un altro sapore. Si è creata una connessione che mi ha portato notevoli cambiamenti con me stessa e gli atri.
Spesso tendiamo ad ascoltare quella mente chiacchierona che ci porta all’esterno e non all’interno, seguendo così una “mente fast” (fashion) che non ha tempo e voglia per soffermarsi su chi veramente siamo, su cosa realmente vogliamo e che spesso non ci fa vedere il nostro vero Sé, il nostro cuore, la nostra vera bellezza. Ritengo che nel momento in cui ci affidiamo ad una “mente slow” (fashion), si possa riuscire a cucire insieme testa e cuore, portando così a fare scelte più consapevoli e più consone al nostro vero Sé, esattamente come ha fatto il designer, ingegnere e artigiano Alessandro Di Carlo con il suo progetto Kloshar nato nel 2016 in Ibiza.
Alessandro mi racconta che il progetto Kloshar (the hat maker), nasce da un cambio di vita radicale non programmato, arricchito anche dall’incontro con Tiziano Rillo designer del brand 10sei0otto con il quale ha intrapreso questo nuovo viaggio. Tutte le sue creazioni sono caratterizzate dall’idea di un prodotto non finito, imperfetto, nato dall’unione di stoffe e pelli con storie e percorsi diversi, legati da cuciture come cicatrici di una guerra vinta. In kloshar troviamo collezioni di kimono, sciarpe, gilet e borse, ma soprattutto cappelli.
Come dice Alessandro, ad Ibiza può accadere di tutto e, tra le tante cose divertenti racconta: avevo regalato un mio cappello al mio amico Francisco, un hippie di 65 anni che gira l’isola a piedi scalzi con un cocktail sempre in mano e pieno di colori, Francisco entra come ospite in tutti i locali ed è venerato come una star; dopo qualche giorno tornò in negozio scusandosi con me perché aveva venduto il cappello a 1,200 euro ad un miliardario messicano in un privé vip di un famoso club. Così gliene regalai un altro augurandogli di venderlo a qualche altro folle sull’isola.
I cappelli Kloshar (the hat maker) mi hanno stregata per la loro particolarità e bellezza. La caratteristica di un prodotto realizzato con cura e volutamente non finito, nello stesso tempo unico e bello, mi riporta a quel processo che si attua quando si lavora su stessi, cucendo testa e cuore, facendo così emergere la propria unicità e bellezza dalla propria imperfezione perfetta.
Alla mia domanda sui suoi obiettivi per il futuro Alessandro mi risponde “sono come i desideri, se li racconti non si avverano.”
Lucrezia Russo
Photo Credit Aida