Come scrisse Wassily Kandiskij: l’artista è la mano che toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima.
Insieme all’artista Claudia Liuzzi viaggeremo attraverso i colori, le materie prime, i versi poetici, strizzando l’occhio all’anima.
Claudia, già da bambina, esprime il suo estro artistico; munita di matite e fogli, ammantava giorno dopo giorno le pareti della sua camera con i suoi disegni e versi poetici.
All’età di 19 anni, nel periodo in cui frequentava l’Accademia d’Arte Drammatica a Roma, l’assenza improvvisa dello scenografo (durante i preparativi di uno spettacolo imminente) la porta a decidere di munirsi di pennelli e chine per abbozzare lei stessa la scenografia. Episodio che la spronerà a esternare il suo estro in più ambiti artistici.
Il talento e l’abilità di Claudia Liuzzi è di saper viaggiare con sapienza tra più forme d’arte, come recitazione, poesia, pittura, avendo il pregio innato di saper far vibrare l’anima allo spettatore.
Uno dei temi fondamentali dell’esistenza di Claudia è il “viaggio”, infatti negli anni, ha viaggiato e vissuto in varie aree geografiche, definendosi per questo “cittadina del mondo”; questi spostamenti le hanno permesso di crescere culturalmente, personalmente e artisticamente.
Desiderosa di riscoprire e riappropriarsi delle proprie radici, Claudia torna a vivere nella sua città natale, Conversano, un Borgo Medioevale Pugliese.
La sua Officina Creativa Casaquilone ubicata nel centro storico di Conversano, nasce da un progetto di rigenerazione e valorizzazione culturale e sociale del borgo, promosso dal dott. Angelo L’Abbate, presidente della Fondazione D’Arti: “Vie d’Arti”.
L’ispirazione artistica di Claudia Liuzzi, parte soprattutto dal suo profondo legame con la natura. Mi racconta che, quando è immersa nella natura, si crea una connessione contemplativa che la spoglia, misticamente, da tutte le sue infrastrutture mentali, un processo che le permette di cogliere impressioni ed emozioni più profonde trasmutandole poi in versi poetici e in pittura.
Claudia crede fortemente nell’energia e nel potere delle parole, motivo per cui alcune sue poesie sono, apparentemente, non leggibili e visibili a occhio nudo. Così come ogni essere umano, che possiede sia un corpo fisico, che un proprio tempio interiore, manifesta all’esterno la sua essenza, unicità e bellezza, altrettanto nei quadri della Liuzzi vi sono dei versi nascosti all’interno, che amalgamati a colore, seta, terra, sabbia, juta, carta di riso, pigmenti e così via, creano la struttura di ogni sua opera. L’insieme di questi elementi permette a noi osservatori di cogliere ognuno con la propria sensibilità l’essenza, l’unicità e la bellezza che raffigurano.
La tecnica pittorica di Claudia Liuzzi è l’astrattismo espressionista. Fino a qualche tempo fa i supporti su cui venivano realizzati i suoi dipinti erano principalmente tele dalle dimensioni importanti. Da un anno circa sta sviluppando un nuovo progetto, nato dal suo desiderio di far sì che l’arte non venga più considerata un bene di lusso, ma possa viaggiare e abbracciare tutti, rendendola così fruibile e accessibile; rivolgendosi soprattutto ai giovani.
Così, oggi produce anche opere su supporti leggeri e più maneggevoli, come fogli di betulla e carta di cotone fiorentina pregiata, dalle dimensioni ridotte. Tra i colori che attualmente utilizza maggiormente troviamo:
-i pigmenti dei blu come blu oltremare, imperiale, pervinca e il celeste polvere; nella simbologia dei colori il blu è considerato colore ponte fra terra e cielo e fra cielo e mare, collega l’uomo con le altezze ineffabili dei cieli e con le profondità abissali della propria anima.
–Il pigmento giallo-oro, nell’universo dei simboli è associato alla luce degli astri e del sole, al numinoso; rappresenta la perfezione e la suprema realizzazione raggiunta grazie al potere dell’illuminazione della coscienza, costituendo un autentico nutrimento dell’anima.
–il pigmento bianco tra i vari significati simbolici rappresenta la totalità e completezza, colore dei numi e delle potenze numinose; è anche colore dell’inizio e del rinnovamento; sul piano fisico contiene tutti i colori e sul piano psichico esprime l’insieme di possibilità tutte da sviluppare e da concretizzare.
La scelta di determinati colori insieme all’utilizzo di alcuni elementi della terra (sabbie, terre e petali), amalgamati a tessuti vintage (sete e juta) e versi poetici rispecchia la sua visione di armonia tra la dimensione materiale e spirituale.
Claudia Liuzzia febbraio di quest’anno, ha partecipato, con tre liriche, al contest “Premio Poesia e Teatro 2022”, organizzato dal Teatro di Documenti di Roma; le liriche: “Mi sono tornati gli occhi” e “S’è genuflessa la luna” sono state segnalate; la poesia “Rifiorisci Adesso” si è classificata al secondo posto.
Rifiorisci Adesso.
Refloresce modo
ac hoc luctum dissolve
qui oculos mersit
in aquarium et gurgitem
-Rifiorisci adesso
e disfa questo lutto
che ha affogato
lo sguardo nell’acquaio
e nel gorgo –
Magnificat mia luce
anima mia
la quiete del ranuncolo
alla finestra
la stanchezza delle foglie
sulla grata
le mie notti in preghiera
sul petto dell’acero rosso
il tuo verbo
nello scrigno dei miei palmi
e il nostro incedere lento
verso l’ignoto
che raggiunge il faro
Rifiorisco adesso
Ai tuoi Santi Numi
ai venti cardinali
mentre di concedo
i capelli tra le dita.
Claudia come tutti i creativi è una continua fucina di idee, sta lavorando attualmente a nuovi progetti di cui uno è già in produzione, dal nome: “The Planet Breathes” (Il Pianeta Respira), ed è improntato sulla salvaguardia dell’ambiente attraverso il riciclo creativo.
Questo progetto è caratterizzato dalla presenza di alcuni frammenti di materiali da imballaggio riciclato (in suo possesso da diversi anni) come il pluriball. Sulle sue opere d’arte queste sfere di pluriball rappresentano piccole lenti di ingrandimento; un invito dell’artista a osservare il mondo che ci circonda viaggiando attraverso il microcosmo e il macrocosmo.
Un altro progetto in lavorazione consiste nel far produrre alcune stampe delle sue opere da impiegare come elementi d’arte nelle decorazioni d’interni, tra cui mobili e tappezzeria.
Photo credit Nico Nardomarino