Lucrezia Russo viene definita una donna originale che ama il bello e l’unicità, ed effettivamente vede nella moda e nel design i settori che meglio la rappresentino. Sin dalla nascita ha respirato aria di moda e stile – per via dell’attività di famiglia e le frequentazioni nell’ambito dell’abbigliamento – e già da adolescente ha iniziato ad esprimere se stessa con i suoi particolari outfit.
La serialità non è mai entrata a far parte nella mia vita – dice di sé.
L’esasperazione le appartiene in parte, quel tanto sufficiente a “farla sentire in una nuova dimensione”. Tendenzialmente indossa capi d’abbigliamento e accessori unici e ricercati, segue le proposte moda anche se più delle volte si ritrova ad indossare abiti vintage e scegliere tessuti di tendenza per far realizzare delle sue idee; lo stesso vale per alcuni accessori come borse, portafogli e altro.
Le piace reinventare i capi di abbigliamento, come ad esempio dei jeans, e si circonda di oggetti di design per sentirsi in armonia con se stessa. Ha vissuto a lungo tra Bologna, Varese e Milano, e tuttora ama partecipare a sfilate di moda, vernissages, Milano design week, Mido Eyewear Show, Biennale della Prossimità e all’ A’ Design Award & Competition. Il frequentare questi eventi è per Lucrezia un continuo arricchimento personale, la stimola a fare ricerca per conoscere meglio i creativi emergenti ed affermati e di conseguenza la loro filosofia e il loro stile.
Citando la nota fashion designer Nanni Strada, vicina all’ambiente culturale del design industriale che negli anni ’70 ha introdotto il linguaggio del progetto nella creazione di moda, Lucrezia condivide che “il vestito è il primo spazio da abitare”. Ammira chi riesce ad esprimere la propria creatività, perché, dice: “dietro la realizzazione di piccole e grandi opere d’arte, c’è quell’intuizione, genialità, ricerca e studio di un essere meraviglioso che riesce ad esprimere il proprio dono innato, la creatività.”